SINTESI FINALE - 33

Ad ogni appassionato di cinema, italiano in particolare, non può non venire in mente Cinecittà quando si parla di settima arte(per sapere dove si trova https://a249146.blogspot.com/2019/11/il-luogo-situata-poche-fermate-di.html).
Si è parlato in questo blog di quanto la costruzione della città del cinema abbia avuto un impatto psicologico e sociale davvero importante a partire dal secondo dopo guerra per intere generazioni(per saperne di più https://a249146.blogspot.com/2019/12/il-mito-cinecitta-e-come-hollywood-un.html), i primi ad affermarlo sono gli stessi registi che poi si sono affermati a livello internazionale, si veda in proposito ciò che Fellini, uno dei protagonisti più illustri di Cinecittà, ha scritto per raccontare il suo modo di viverla ( https://a249146.blogspot.com/2019/12/citazioni-in-un-passo-emblematico-di.html).
Uno dei massimi esempi di scene girate a Cinecittà è la corsa delle bighe in Ben - Hur, pietra miliare a cui moltissimi cineasti si sono ispirati in seguito (per la scheda del film https://a249146.blogspot.com/2019/12/film-essendo-un-luogo-realizzato.html).
Da qui si è voluto approfondire lo strumento che ha reso possibile le riprese di questi capolavori: la cinepresa.
Da prima si è voluto mostrare come effettivamente funzioni questo capolavoro della tecnologia, osservandone l'anatomia (https://a249146.blogspot.com/2019/12/blog-post_12.html), vedendone conseguentemente i materiali in cui le varie parti sono state realizzate(https://a249146.blogspot.com/2019/12/i-materiali-della-cosa-levoluzione.html) e dunque i principi fisici e meccanici su cui si basa, ossia la scienza alle sue spalle (https://a249146.blogspot.com/2020/01/la-scienza-e-la-tecnica-della-cosa-30.html).
Grazie alle innovazioni tecnologiche è anche stato possibile costruire tipologie diverse di cineprese e videocamere a seconda di ciò che vuole essere ripreso (si trova qui la suddivisione principale https://a249146.blogspot.com/2019/12/blog-post_9.html).
Ciò su cui ci si è soffermati successivamente a questa analisi più tecnica è il rapporto che ha avuto con le altre forme d'arte e le modalità con cui ha ripreso scene di quotidianità: di particolare interesse il modo in cui Pirandello la sfrutta per parlare del nuovo rapporto tra uomo e tecnologia e di come la seconda possa di fatto svuotare l'uomo della sua natura emotiva, sensibile e romantica riducendolo ad un semplice operatore(per approfondimenti https://a249146.blogspot.com/2019/12/la-cosa-in-letteratura-23-la.html).
Spicca per la sua importanza, nonché bellezza, anche il museo sul cinema in cui sono conservati esemplari primitivi e più avanzati di cineprese e molto altro (come si può vedere https://a249146.blogspot.com/2020/01/il-museo-della-cosa-27-il-museo.html).
Infine, quello che si è voluto evidenziare è anche il lato romantico, il mito che l'imbracciare una cinepresa porta con sé: la capacità di dare forma ai propri sogni e far sì che diventino quelli di altri, questo è il mito della cinepresa (https://a249146.blogspot.com/2019/12/la-cosa-come-simbolo-dai-dietro-le.html).
Chi sarà dunque, l'incarnatore di questo mito? per scoprire il protagonista della cosa, non basta che cliccare https://a249146.blogspot.com/2020/01/il-protagonista-della-cosa-28-stanley.html.

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