Stanley Kubrick può rivestire il ruolo di "protagonista" e "interprete" della cosa. Malgrado non sia stato un operatore di camera, il regista statunitense è noto per la cura maniacale, quasi ossessiva, con cui gestiva il suo set. Sono molte le immagini che lo ritraggono mentre controlla posizioni e settaggi delle macchine da presa o in cui riprende di suo pugno immagini per le sue pellicole. https://www.youtube.com/watch?v=HgpY3RT1gu8
La cinepresa è un oggetto in continua evoluzione, basti pensare ai nuovi dispositivi di action camera, riprese tramite droni, qualità eccelse anche nel riprendere il microscopico, possibilità di realizzare piani sequenze lunghissimi, possibilità di avere immagini in tre dimensioni tutto ciò unito a un'eccellente qualità; l'evoluzione è così evidente che risulta difficile immaginare cosa ci manchi o dove si possa crescere ulteriormente. Potendo sognare, si potrebbe immaginare una sorta di occhio bionico in grado di mostrare al regista l'immagine così com'è nella sua testa e la possibilità di poterla modificare da lì, una sorta di anteprima dell'idea, senza dover allestire fisicamente l'intera scena.
Dai dietro le quinte di pellicole che hanno segnato intere epoche, le fotografie dei registi che imbracciano la camera da presa hanno finito molto presto per associare a chiunque ne prendesse una in mano la figura della regia. Poiché tutte questi film hanno descritto le condizioni di vita di intere generazioni, o hanno fornito per esse una via di fuga da una vita che troppo spesso regalava delusioni, dando a tutti la possibilità di sentirsi eroi o di incarnarsi in figure entrate nel mito e nella cultura collettiva. Per questo e molto altro stringere una cinepresa oggi conferisce inevitabilmente un'aria di sensibilità, spirito creativo superiore alla media, propria di molti cineasti. Sergio Leone Francois Truffaut Alfred Hitchcock Stanley Kubrick
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